Matrimonio shabby chic: il diario di Angela [2022]

In questo articolo vi racconteremo la storia di Angela, una giovane sposa che ha deciso di affidarsi a Mirai Wedding per l’organizzazione del suo matrimonio. Il suo sogno, infatti, era organizzare un ricevimento in stile shabby chic. Oggi ci racconterà com’è andata.

Indice

  1. Identità visiva completa e raffinata
  2. La color palette e le decorazioni
  3. Location immersa nella natura
  4. Bomboniere fatte a mano
  5. Dress code

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Il matrimonio shabby chic di Angela. Credits ph. Unsplash.



Era un periodo pienissimo. Sia il mio lavoro che quello di Marco, il mio fidanzato, andavano a gonfie vele. Ogni tanto, scherzandoci un po’ su, parlavamo di sposarci.

La proposta è arrivata come un fulmine a ciel sereno: non mi aspettavo che sarebbe successo davvero! Ovviamente ho detto sì, e da lì in avanti è stato un turbine di emozioni.

Ho sempre avuto la passione per lo stile shabby chic, e il mio sogno era quello di sposarmi con un ricevimento in questo stile. Per chi non lo sapesse, il termine “shabby” viene letteralmente viene tradotto come consunto, antico o malandato: accostato all’attributo “chic”, vuole indentificare uno stile incentrato sul buon gusto e il recupero degli oggetti un po’ vecchiotti, quelli ricchi di storie. Ed è proprio così che avrei voluto che fosse il mio giorno: pieno di storie da raccontare, elegante, curato, attento alla sostenibilità e ricco di oggetti ai quali è stata data una seconda vita. 

Dopo un paio di mesi di ricerca, io e Marco ci siamo rivolti a Mirai Wedding: abbiamo conosciuto questo servizio tramite passaparola, grazie alle recensioni di una coppia di miei colleghi che si era sposata l’anno prima. Non si è trattato di un vero e proprio servizio di wedding planning, quanto più di una consulenza completa e costante nel tempo: io e Marco esprimevamo le nostre idee e Mirai le traduceva in realtà, presentandoci varie opzioni dal fascino unico.

Devo dire che, a monte di tutto il servizio svolto (ho percepito la mole di lavoro che c’era dietro, ed è stata davvero incredibile) ci sono 5 punti che mi hanno colpito particolarmente colpita.

Identità visiva completa e raffinata

Le partecipazioni erano incredibili. Mirai Wedding ha scelto per noi un team di designers professionisti che ci hanno dato diverse opzioni per l’identità visiva del nostro matrimonio; quella che abbiamo scelto, alla fine, era veramente nostra.

Seguendola, i designers hanno realizzato il sito web della giornata, le partecipazioni per gli invitati e tutta la parte di grafica e stampa relativa al matrimonio. Ogni elemento è stato realizzato in carta riciclata, con rifiniture avorio e piccoli elementi legati alla terra, come juta, pizzo, fiori e spago.

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Il matrimonio shabby chic di Angela. Credits ph. Unsplash.


La color palette e le decorazioni

Oltre a logo e font, l’identità visiva prevedeva anche una color palette molto bella che abbiamo ripreso in tutti gli allestimenti e le decorazioni del ricevimento. Il mood che volevamo comunicare era a metà fra uno stile un po’ vintage e la sostenibilità che guarda al futuro, quindi i colori scelti andavano sui toni naturali del verde, panna e avorio – senza dimenticare una nota lilla, che è il mio colore preferito!

Per quanto riguarda gli allestimenti, Mirai Wedding ci ha consigliato di riutilizzare oggetti un po’ datati, restaurati in chiave originale e innovativa: così dei pallet sono diventati dei comodi divanetti, dei comodini si sono riscoperti una coppia di tavolini per l’aperitivo e delle abat jour in vetro hanno illuminato la sala del buffet nuziale.

Location immersa nella natura

Nei miei sogni avrei voluto che, leggendo i loro inviti di nozze shabby chic, gli ospiti si aspettassero di essere accolti in un ambiente immerso nella natura, magari un bel giardino rigoglioso allestito con gabbiette in ferro bianco e lanterne suggestive.

E, in effetti, così è stato. Mirai Wedding ci ha proposto di integrare nella giornata un wedding pic-nic, un’alternativa a piedi nudi al classico banchetto di nozze. L’atmosfera che si è creata era semplice ma elegante, informale ma tranquilla e distesa. Il menù era ovviamente tutto biologico e a km 0: io e Marco abbiamo preferito anteporre la qualità alla quantità.

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Il matrimonio shabby chic di Angela. Credits ph. Unsplash.


Bomboniere fatte a mano

Siccome io e Marco siamo due persone creative (nonché discretamente brave in cucina), abbiamo deciso di regalare – come ricordo della giornata – delle bomboniere fatte a mano ai nostri ospiti: nella fattispecie, dei piccoli barattolini di vetro che contenessero olio speziato al peperoncino, al finocchietto, alla menta e così via.

Abbiamo assemblato tutto a mano, accuratamente: Mirai Wedding ci ha consigliato di aggiungere all’ensemble un nastro in juta e un piccolo centrino in pizzo, per richiamare le partecipazioni nuziali. Il tocco chic? Un ciondolino in ceramica dipinta a mano, che ricordasse un po’ i tempi andati delle nonne.

Dress code

Questo è stato un punto un po’ discusso. Io ero fortemente in dubbio sul dresscode, mentre a Marco l’idea di avere una sorta di unità stilistica piaceva moltissimo. Mirai Wedding, alla fine, ci ha consigliato un’opzione alla quale non avevamo pensato affatto, assolutamente originale e fuori dagli schemi: il total white.

Qualsiasi sito di wedding planning sul quale io abbia cercato informazioni si è rivelato contrario alla proposta: il bianco è il colore della sposa, che è l’unica protagonista della giornata, eccetera eccetera. Per me e Marco, tuttavia, le cose più importanti erano disinvoltura, spensieratezza e attitudine informale. Con questa scelta di dress code abbiamo spiazzato tutti e rotto uno schema davvero grande del bon ton matrimoniale, e non potremmo esserne più felici.

Mirai ha preso il nostro obiettivo e l’ha tradotto in una proposta pratica, elegante e originale, facile da seguire per tutti gli invitati e assolutamente inconsueta. Il risultato è stato che tutti si sentivano coinvolti nel mood delle nozze, potendo spaziare senza problemi sull’outfit – dal più elegante, al più sportivo. Il white party si è rivelato un successo e io e Marco siamo rimasti comunque i protagonisti indiscussi della giornata: il nostro stile, del resto, non è mai stato un’opinione.



Se siete rimasti sorpresi e incantati dal matrimonio di Angela e scoprire quali sono i 5 errori da non fare nell’organizzazione del proprio matrimonio, leggete questo articolo.

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